23/12/15

Come trarre profitto dai libri a Natale

RACCONTO 
pubblicato su Poetarum Silva il 22/12/2015

Lo storico Convegno “Come trarre profitto dai libri a Natale” si tenne a Segrate un giorno qualsiasi – mettiamo il 24 settembre oppure il 12 marzo o un altro ancora – di un anno a vostra scelta. Qui, a seguito della ormai devastante crisi editoriale, i più influenti manager e imprenditori d’Italia si incontrarono allo scopo di trovare un modo per «vendere insomma almeno a Natale questi benedetti libri come fossero panettoni, vivaddio».
Gli esperti si trovarono subito d’accordo: il problema delle vendite era nei libri stessi, in quanto prodotti di nicchia, noiosi per la maggioranza della gente, a differenza dei panettoni, adatti a chiunque non fosse a dieta. Per venderli dunque almeno a Natale, vivaddio, i libri dovevano essere concepiti, come ogni altro prodotto, in base alle propensioni della maggioranza, la stessa maggioranza che non gradiva affatto i libri.
Nel giro di pochi mesi, le decisioni del Convegno furono messe in atto e le librerie furono invase dalle prime novità.
Per accontentare le masse disinteressate alla letteratura, nacque anzitutto una nuova corrente letteraria, nota come Corrente Non Letteraria e suddivisa in filoni.
Il filone Fobico (con gli ormai classici: La Luna ci cadrà sulla testa; Tutte le date della fine del mondo e Moriremo tutti) si basava su una serie di studi statistici sugli argomenti che più catturavano l’interesse della maggioranza degli utenti Facebook con i loro clic paranoici natalizi ed ebbe successo immediato, ma finì non appena il pubblico s’accorse che, al proprio interno, ogni libro ribadiva giusto quanto si diceva su internet in merito a quegli argomenti e dunque non occorreva comprarli, bastava scorrere Facebook per avere paura gratis...