19/02/16

Perché un laboratorio di editoria e scrittura

In alcuni anni di lavoro in editoria, ho potuto verificare quanto siano diffusi certi luoghi comuni sul mestiere di scrivere e sul lavoro dell’editore: nozioni approssimative o del tutto erronee, preconcetti, disinformazioni che alimentano un’idea del mondo dei libri abbastanza falsata. Queste inesattezze, troppo diffuse e date per scontate, alle volte ingannano non solo gli aspiranti scrittori ma anche alcuni autori pubblicati.

Nel presentare ieri sera questo nuovo laboratorio a Officina Letteraria dicevo, tra le altre cose, di averlo ideato pensando proprio a una necessità concreta, sia per chi scrive che per chi spera di poter lavorare in editoria – una necessità che io stesso avvertivo all’inizio della mia esperienza professionale: in Italia (non solo a Genova) si avverte la mancanza di opportunità di apprendimento che offrano un bagaglio davvero necessario e concreto. Se da un lato esistono master lunghi e impegnativi che preparano a un lavoro editoriale, oppure corsi per redattori che lasciano poco spazio agli aspetti propriamente creativi del mestiere, dall’altro esistono i corsi di scrittura creativa che nella gran parte tralasciano o affrontano poco gli aspetti tecnici del lavoro. E così gli autori di libri – in certi casi anche dopo diverse pubblicazioni – restano spesso all’oscuro di molti aspetti tecnici dell’editoria, che pure dovrebbero conoscere.

Le competenze tecniche sulla scrittura si possono acquisire anche da autodidatti, ma – che siate autori o semplici lettori – le competenze in editoria si acquisiscono di solito solo sul campo, con esperienze lunghe e diverse, che spesso nemmeno bastano, dal momento che, pur avendo alle spalle svariate pubblicazioni, gli autori possono commettere ancora errori di valutazione basati su semplici ingenuità o sulla scarsa conoscenza dei meccanismi dell’editoria attuale.
Per scrivere – lo dice, in fondo, anche il buon senso – è doveroso conoscere il mondo dell’editoria: serve anzitutto a non disperdere energie in direzioni che non portano a nulla, ma serve anche a padroneggiare la scrittura come strumento. Gli scrittori con maggiore esperienza, dopo anni di pubblicazioni, entrano pian piano nella logica del lavoro, il che li porta anche a scrivere con minori difficoltà, non solo perché hanno affinato nel tempo la propria arte personale, ma anche perché sono entrati in contatto con gli aspetti più tecnici del rapporto con il pubblico, con le librerie, con gli editori, i recensori, i librai, cosa che li ha resi più consapevoli di ciò che fanno.

In verità, conoscere il mondo editoriale sarebbe utile anche a molti semplici lettori, per sapersi meglio muovere nella scelta dei propri acquisti, imparando a distinguere le ragioni dell’esistenza di certi titoli, di determinate collane, delle politiche diverse (o troppo simili) delle case editrici. Ma per chi scrive lo è decisamente di più, è anzi indispensabile.

Per questi motivi abbiamo ideato un laboratorio di editoria e scrittura in grado di fornire tanto le nozioni tecniche che ogni scrittore dovrebbe conoscere, quanto quelle indispensabili a futuri professionisti dell’editoria.
Sarà tenuto da me e da Elisa Tonani, dottore di ricerca in Storia della Lingua Italiana nonché tra i massimi esperti di punteggiatura in Europa.
Partiremo giovedì prossimo (25 febbraio), a Officina Letteraria, a Genova, con appuntamenti settimanali (ogni giovedì dalle 18.00 alle 20.00) che arriveranno fino al mese di giugno.
Le iscrizioni sono aperte.

Il laboratorio è valido per l’attribuzione di crediti formativi per il corso di laurea in Lettere dell'Università di Genova.

Info e iscrizioni:
Officina Letteraria – via Cairoli, 4 – Genova
Tel. 010 4551218
info@officinaletteraria.com